La consulenza aziendale è il primo step per il successo della tua attività
Avviare nuovi progetti, risolvere problemi, aumentare il fatturato, migliorare la produttività del team, integrare nuove risorse umane e nuove competenze… quante scelte, decisioni, difficoltà si trova ad affrontare un imprenditore? Quante volte, nel prendere decisioni da soli, si rischia di perdere la visione di insieme? La consulenza aziendale è lo strumento per accompagnarti verso la scelta giusta, ottimizzando al massimo le tue risorse e individuando nuove soluzioni.
Essere imprenditori non significa fare tutto da soli…
Nessuno, meglio dell’imprenditore, conosce l’azienda, le sue priorità e necessità, la direzione che è giusto intraprendere e le strade che è meglio evitare. Eppure essere imprenditore significa anche farsi carico delle tensioni e delle preoccupazioni che questo complesso mestiere implica: la gestione delle risorse umane, gli obiettivi da raggiungere, le tasse da pagare, il tempo da dedicare all’elaborazione di nuovi progetti e sottratto alla vita privata, il costante aggiornamento alle nuove normative e disposizioni… potersi avvalere di una consulenza fidata, di una persona o di un team che sappia avere una visione organica e profonda dell’attività e del contesto in cui è chiamata ad operare è un passo indispensabile per valorizzarla e indirizzarla sulla strada del successo.
Cosa fa il consulente aziendale?
Innanzitutto ascolta. Prima delle analisi e dei report è importante ciò che il cliente vuole condividere perché è attraverso le sue parole e le sue informazioni dirette che possiamo comprendere i suoi obbiettivi reali, ma anche le sue preoccupazioni e i suoi dubbi, la sua visione del mercato e della concorrenza, la stima che ripone nei suoi collaboratori e la percezione che ha dei problemi della sua azienda. E’ inutile, ad esempio, per quanto a un’analisi obiettiva possa apparire funzionale, chiedere a un imprenditore di fare leva sull’aiuto dei suoi collaboratori se la sua fiducia nei loro confronti è scarsa. Solo partendo dall’ascolto e dalla comprensione il consulente aziendale può ideare un progetto e far sì che esso venga implementato nella politica aziendale attraverso strategie ad hoc.
Poi analizza. L’obbiettivo del cliente è realizzabile? E come? Il consulente aziendale ha, e deve avere, un approccio critico: deve esaminare, non solo la situazione aziendale, ma gli obiettivi stessi per comprendere se siano raggiungibili indirizzando l’imprenditore, eventualmente, verso un traguardo più consono o proponendogli un percorso che, attraverso passaggi intermedi, lo possano condurre alla meta finale.
E semplifica. Il mercato, si sa, per quanto mutevole sia, obbedisce a delle regole e spesso opera per schemi. La conoscenza dei modelli teorici alla base delle scienze economiche è uno strumento validissimo per poter ideare e realizzare un progetto aziendale. Spesso, però, l’imprenditore è arrivato a creare la propria realtà per ingegno, lungimiranza, intraprendenza e intuizione di quelle che sono le leggi del mercato senza in realtà conoscerne appieno i fondamenti. Compito del consulente aziendale è portare il cliente a una reale comprensione di questi modelli e dei risultati che ne derivano, affinché il suo aiuto possa diventare concreto e i rispettivi risultati tangibili e misurabili.
Pianifica. Il consulente aziendale, grazie alla sua formazione in ambito economico, giuridico ed aziendale, ha una visione che gli consente di elaborare strategie di impresa a medio e lungo termine finalizzate, non solo a valorizzare l’azienda incrementandone i profitti, ma anche limitandone le perdite. Uno dei ruoli strategici del consulente è, infatti, quello di comprendere i problemi interni all’azienda individuando soluzioni che siano in sintonia con la sua filosofia e la sua mission ma, soprattutto, che siano concrete affinché l’imprenditore possa intravederne la possibilità di realizzazione e di successo. I problemi interni, le criticità costituiscono infatti dei veri e propri limiti che ostacolano la crescita aziendale. Prima di individuare nuove strategie, la rimozione di blocchi interni costituisce un passo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.
Infine innova. Un consulente aziendale non sta ad osservare il cambiamento: lo genera. La capacità di analisi non è sufficiente se non è supportata da uno spiccato spirito creativo capace di inventare, escogitare e costruire soluzioni. Quelle migliori per quella specifica azienda.
“Se l’opportunità non bussa,
costruisci una porta”.
(Milton Berle)
Costruire porte. Ecco cosa fa Plan Adv: costruire porte verso il successo. Le porte mettono in comunicazione mondi, ambienti e persone e, allo stesso tempo, distinguono uno spazio privato, unico, inimitabile. La vostra azienda, la vostra attività sono spazi unici e inimitabili. Essere nel mondo e nel business pienamente e consapevolmente è la chiave del successo. Sapersi distinguere e proteggere quella della salvezza. Solo chi è fuori dalla stanza, l’architetto che studia il progetto può avere quella visione di insieme indispensabile per capire dove collocare la porta affinché gli ambienti abbiano luce, aria, privacy. E per inserire in un progetto organico che in scala va dall’abitazione, al quartiere, alla città e, infine, al mondo intero. Ecco cosa fa il consulente aziendale. Ecco cosa fa Plan Adv: innanzitutto analizza, studia e infine comprende l’attività dal suo interno, a partire dai suoi elementi più intimi – le persone e le loro sinergie o diffidenze – fino agli obiettivi, gli strumenti, i punti di forza e quelli di debolezza. I contesti attuali. I nuovi orizzonti. Tutto parte dalla consulenza aziendale. Qualunque strategia di comunicazione, marketing o branding, non può prescindere da questo fondamentale e irrinunciabile passaggio.
Come opera allora Plan Adv? Offrendo una consulenza aziendale a 360° che, a partire da una visione globale dell’azienda o dell’attività, si dirama in ambiti specifici, riproponendo in ciascuno di essi, con le strategie pertinenti e gli strumenti specifici di ciascun ambito, un unico obiettivo: il miglioramento dell’azienda. Il miglioramento è, infatti, possibile solo attraverso un’ottimale gestione strategica dell’azienda che significa farsi carico dei suoi molteplici aspetti: economico, patrimoniale, finanziario, passando dalla comunicazione al marketing, all’identità visiva. Ad esempio, quando si parla di marketing, si è soliti pensare alle sole attività che riguardano la vendita… ma la vendita è solo l’atto finale del complesso e sfaccettato processo di marketing che richiede, in realtà, un importante studio del settore di mercato e non solo. Un consulente aziendale deve fornire strumenti razionali e trasferire conoscenze tecniche e competenze strategiche affinché la gestione aziendale diventi più efficace ed efficiente non solo limitatamente all’obiettivo immediato delle vendite ma, anche, in funzione di futuri investimenti e progetti.
Una cultura aziendale completa e reale sa guardare oltre individuando ed esplorando le nuove frontiere aperte dagli strumenti più moderni dell’economia aziendale, strumenti in grado di generare un miglioramento complessivo – e non settoriale – della performance aziendale. Strumenti che i professionisti, i consulenti aziendali, con la loro competenza, sanno mettere al servizio degli elementi e delle risorse di un’azienda per guidarla in un percorso di miglioramento reale e globale. Un’organizzazione e una gestione strategica dell’azienda sono, infatti, in grado di allineare princìpi, obbiettivi e strategie in un modo che ogni funzione diventi sinergica ad ogni altra e, nell’insieme, concorrano al raggiungimento dell’obiettivo finale. Quando un consulente aziendale avrà svolto in questo modo il suo lavoro, i suoi obiettivi e i cambiamenti da lui apportati verranno naturalmente inclusi nel “sapere” dell’azienda e nel suo metodo di lavoro.